Impianto fotovoltaico ad accumulo

Un impianto fotovoltaico ad accumulo o “storage” ha un inverter integrato con un accumulatore per immagazzinare l’energia prodotta dal campo fotovoltaico e funziona così:

  • l’energia prodotta va ad alimentare prima le utenze richieste dall’abitazione: se l’utente consuma di giorno attinge in maniera immediata dalla produzione dei propri pannelli fotovoltaici
  • l’energia rimasta viene convogliata nelle batterie di accumulo fino a completo caricamento
  • l’energia in surplus viene ceduta alla rete e valorizzata con il contratto di Scambio sul Posto
  • quando l’impianto non produce, l’utente attinge dall’energia precedentemente stoccata nelle batterie e, solo quando esse raggiungono la soglia di scarica predefinita, si passa alla modalità di prelievo dalla rete elettrica nazionale. Solo su questa quota residuale di fabbisogno elettrico l’utente pagherà le bollette. E’ quindi un impianto particolarmente vantaggioso per chi ha molti consumi di energia elettrica di sera, quando non c’è irraggiamento solare.

Perché scegliere un impianto ad accumulo?

  • perché non vi è mai mancanza di approvvigionamento di energia: durante la notte, nelle giornate invernali o quando la richiesta di energia da parte dell’edificio è maggiore rispetto a quella prodotta dai pannelli solari. L’energia viene sempre fornita o dalle batterie di accumulo o dalla rete elettrica
  • perché rispetto agli impianti “connessi in rete”, la percentuale di energia prodotta dall’impianto e autoconsumata passa da una media del 30% fino ad una media del 70%, con un conseguente aumento del risparmio sulla bolletta elettrica
  • perché si può accedere alle Detrazioni Fiscali.





fotovoltaico ad accumulo

Avete un impianto fotovoltaico tradizionale e volete il sistema ad accumulo?

Si può fare, le batterie per l’accumulo possono essere montate anche successivamente all’installazione dei pannelli.
Ormai il mercato del fotovoltaico ad accumulo non è più di nicchia, sono aumentate le tipologie delle batterie in commercio e i prezzi sono in netto calo.
I costi dell’impianto sono ancora maggiori rispetto ad uno standard, ma il risparmio si ha successivamente ed è considerevole: si può risparmiare almeno il 40% sull’energia elettrica.
Poiché il costo dell’energia elettrica acquistata è di circa 0,25 Euro al kW mentre quello dell’energia venduta con lo scambio sul posto si aggira in media attorno ai 0,14 Euro al kW, vendere l’energia è uno spreco inutile se si può utilizzare.


Consumare l’energia autoprodotta è infatti la modalità di utilizzo dell’impianto che consente il maggior risparmio economico: chi installa un sistema di accumulo al proprio impianto fotovoltaico collegato in rete, aumenta in maniera rilevante la quota di autoconsumo, dal 30 al 70%, riducendo drasticamente il prelievo dalla rete elettrica e, di conseguenza, le bollette.

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