Save
Un antifurto filare è composto da una centrale, una sirena e i sensori. Tutti questi apparecchi dialogano tra di loro attraverso i cavi.
Quindi, il presupposto per l’acquisto di un impianto antifurto filare è avere un’abitazione predisposta per il passaggio dei fili con delle canaline ad uso esclusivo per il passaggio dei cavi di allarme.
Qualora non ci fosse la predisposizione, bisognerebbe rompere il muro per realizzare le tracce o utilizzare delle canaline esterne o installare un antifurto wireless.
Nel caso in cui ci fosse la possibilità di passare qualche cavo tranne che in alcune stanze, è possibile installare un sistema misto, con centrale e periferiche via cavo, dove possibile, ed espansione radio dove non si arriva con i fili.
La soluzione ottimale è rappresentata dall’installare un impianto antifurto assieme ad uno di videosorveglianza.
Le telecamere per la videosorveglianza, infatti, ampliano la gamma di funzionalità a disposizione: basta pensare a quanto sia semplice controllare casa con telecamere e smartphone, ad esempio dall'ufficio o quando si è fuori città per lavoro o ancora in vacanza o durante un'assenza prolungata. Da qualunque dispositivo (telefonino, tablet o computer), si può visionare le aree della casa che si è deciso di sorvegliare.
E questo è impensabile con i normali sistemi di antifurto, sui quali di solito non si può esercitare alcun controllo al di fuori dell'attivazione e disattivazione. Le telecamere con Motion Detection sono per esempio capaci di identificare e segnalarci individui che cercano di introdursi in casa anche al buio o a notevole distanza o in presenza di disturbi visivi come il fumo.
L’antifurto, inoltre, non dà alcuna prova visiva di quanto è accaduto o sta accadendo in un certo momento, non è possibile avere alcun riscontro tangibile, cosa che invece succede quando analizziamo i filmati o le immagini delle telecamere.