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Le telecamere di videosorveglianza che necessitano di una connessione di rete per inviare il flusso video vengono chiamate telecamere IP (Internet Protocol) o telecamere di rete.
Le telecamere IP vengono collegate via cavo all’alimentazione elettrica e si connettono alla rete wireless di casa senza ulteriori cavi, ma esistono anche modelli che necessitano di un collegamento diretto (Ethernet) al router per accedere a Internet.
In questo caso, optando per le telecamere PoE (Power over Ethernet) è possibile, tramite un adattatore (switch poe), alimentarle direttamente dal cavo di rete e ridurre così i costi di cablaggio.
Esistono telecamere IP statiche con inquadratura fissa, quelle robotizzate che si possono muovere a distanza e quelle PTZ (Pan-Tilt-Zoom) che si possono spostare in orizzontale e in verticale oppure zoomare l’area inquadrata. In alternativa esistono le telecamere Fisheye che riescono a offrire un’inquadratura a 360° della stanza in cui vengono collocate.
La registrazione viene inoltre avviata automaticamente in quelle telecamere che sono dotate di “motion detection”, ossia di un sensore che rileva i movimenti nell’area monitorata e avvisa l’utente di quanto sta accadendo. Le IP camera equipaggiate con sensore PIR a infrarossi passivi possono rilevare le intrusioni anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Riguardo all’audio, ci sono telecamere anche con audio bidirezionale, che consentono di ascoltare quello che succede nell’area monitorata e, contemporaneamente, di comunicare attraverso il dispositivo usando il microfono del computer o il telefonino.